IL PAESE DI ALBACINA OGGI 

Albacina oggi è una frazione del comune di Fabriano, la cui storia affonda nell’epoca pre-romana..
La sua importanza è anche nella posizione strategica a controllo dell’incrocio fra i fiumi Esino, proveniente dall’area di Matelica-Esanatoglia dove nasce, e Giano, proveniente dalla piana di Fabriano. Ad Albacina, di rilievo è anche il castello, che passò in mano al Comune di Fabriano nel XIII sec. Oggi è visibile una parte della cinta muraria e la porta d'ingresso bastionata. La chiesa parrocchiale è dedicata a S. Venanzo vescovo di Luni e forse anche di Tufico. Nel 1.100 vennero rinvenute le spoglie del Santo in una nicchia all'interno della chiesa. Oggi rimane una lapide incisa su pietra a ricordo.
Nella chiesa parrocchiale è conservato un trittico del Maestro di Staffolo, nei pannelli la Madonna col Bambino in trono, S. Venanzo e S. Mariano, nella cuspidi Dio fra gli angeli, l'Arcangelo Gabriele, e la Vergine Annunziata. Nei dodici scomparti della predella gli Apostoli. Il centro attuale è di impianto medievale arroccato alle falde del M. della Sporta.
Dal punto di vista sociale, nell’era pre-industriale Albacina fondava la sua economia sugli insediamenti agricoli e sulle botteghe artigianali; poi col passar degli anni queste antiche attività sono state via soppiantate  dalle nuove realtà industriali, sorte attorno agli anni ’60 e tutt’ora presenti. Il paese da allora ha rivestito sempre un ruolo importante, grazie a questi gli insediamenti industriali della Indesit Company e di altre piccole realtà produttive, legate all’indotto.
Nel periodo compreso tra la fine degli anno ’90 e primi anni di questo millennio, la richiesta di manodopera da parte di questi complessi, ha favorito l’arrivo di cittadini stranieri e dal Sud-Italia; la crescita della popolazione oltre che a compensare il basso tasso di natalità,  ha anche giovato al mercato edilizio con un'impennata nella richiesta di alloggi.
Negli ultimi anni si è fatta sentire la crisi occupazionale nell’industria, anche  Albacina sta vivendo la situazione di crisi come altre realtà locali:
Ci si è forse accorti troppo tardi, che nel periodo di prosperità,  esisteva anche il rovescio della medaglia; il vasto sviluppo industriale degli anni passati, ha sottratto energie umane e risorse economiche, alla nascita di altre attività alternative legate al terziario. Cosicché oggi  con la crisi occupazionale dei grandi gruppi industriali e di conseguenza delle attività a questi legati con l'indotto, non solo è diventato  più difficile trovare un impiego ma si rischia di perdere latri posti occupazionali. La Indesit storico marchio della Famiglia Merloni,  è stata assorbita dall' americana Whirlpool, che per motivi riorganizzativi,  nel luglio 2016, ha chiuso la produzione nello storico stabilimento di Albacina, trasformando gli ex uffici in un outlet e con trasferimento del sito produttivo a Melano.  Nel 2014 ad Albacina causa la crisi hanno chiuso i battenti lo storico Bar Oscar,  mentre la locale società sportiva A.s.d Albacina, pe ha dato addio al calcio dilettantistico, continuando pur sempre la propria attività, come ente di promozione sportiva e sociale grazie alla affiliazione con il C.s.i. Ma  nel 2017 una nuova società sportiva denominata A.s.d. Renato Lupetti si appresta a partecipare al locale  campionato di calcio di 3^ categoria. Nel 2015 ha chiuso anche i battenti anche la storica "Macelleria Mariani", che prosegue la propria attività limitata ad un banco di vendita  di salumerie, sito presso un locale di Piazza del Mercato a Fabriano. Chiusa in questo anno anche la Filiale ex Carifac Veneto Banca.
Non dimentichiamo poi le difficoltà sorte, per la ripresa dei lavori del raddoppio della statale 76,  che oltre a causare disagi alla viabilità nelle località di Trocchetti e Borgo Tufico, ha causato anche un deturpamento estetico ed ambientale.

FABRIANO, 1 novembre 2016 – Dopo le scosse dell'ottobre 2016, dichiarata “zona rossa” il centro storico di Albacina,  popolosa frazione di Fabriano. Il sindaco di Fabriano Sagramola, infatti, ha evacuato ieri i residenti e transennato tutta l’area più antica del castello di Albacina. E’ il primo provvedimento del genere ed è stato emesso nella frazione più vicina, geograficamente parlando, all’epicentro. Dopo il crollo di un tetto anche le persone che risiedono in case agibili sono stati fatti sgomberare e l’area è a rischio crollo lungo la salita, dopo la chiesa parrocchiale.   

IL PAESE DI ALBACINA NEL FUTURO

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